Gli agnolotti sono una specialità di pasta fresca piemontese, tipico del Monferrato che nella ricetta tradizionale prevede le uova nell’impasto, secondo un disciplinare della Regione Piemonte. La tradizione li vuole conditi con un sugo di carne o in brodo, ma sono ottimi anche con questo sugo più leggero e vegan per una ricetta di agnolotti vegan alla piemontese.
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Tritate il seitan con una mezzaluna finchè non avete ottenuto un composto quasi omogeneo.
In una padella fate soffriggere 1 minuto circa in un filo d’olio 2 spicchi d’aglio, poi aggiungete il seitan, salate a piacere e fate rosolare 10 minuti rimescolando di tanto in tanto.
Su un piano di lavoro impastate con le mani la farina, con 2/3 di 1 bicchiere di acqua e un pizzico di sale, aggiungendo se necessario altra acqua, poco alla volta, per evitare che l’impasto diventi troppo molle.
Formate due palle e stendetele con un mattarello su una superficie cosparsa di farina, per evitare che l’impasto si attacchi, in modo da ottenere 2 sfoglie dello spessore di 1 mm. A distanza di 3 cm l’un dall’altro disponete su una delle 2 sfoglie 1 cucchiaio di ripieno; quando avrete terminato posatevi sopra l’altra sfoglia, premete con le dita negli spazi vuoti e tagliate a quadrati con l’apposita rondella
Preparate il sugo di pomodoro: spazzolate e grattugiate la carota, tagliate a scriscioline fini il sedano e la cipolla e sminuzzate finemente il basilico. In una casseruola dai bordi alti con un filo di olio soffriggete la cipolla, il sedano e la carota.
Aggiungerete la polpa di pomodoro, salate a piacere e cuocete 20 minuti. A fine cottura unite il basilico.
Riempite una pentola capiente di acqua e portate ad ebollizione con 1/2 cucchiaio di sale grosso. Cuocete gli agnolotti 6 minuti circa.
Scolateli, versateli in una zuppiera calda e conditela con il sugo di pomodoro con abbondante vegformaggio. Serviteli subito ben caldi.
L’abbinamento di vino ideale per gli agnolotti? I vini migliori sono i rossi di medio corpo e i grandi rossi di Langhe e Roero. Suggeriamo un Montepulciano d’Abruzzo, Barbaresco oppure Barbera riserva.