Ha ottenuto la denominazione di origine protetta, per il suo sapore così particolare che riesce ad aggiungere alle pietanze un gusto raffinato. È l’Aglio di Voghiera, coltivato non solo nell’omonimo Comune, ma anche a Masi, Tortorello, Portomaggiore, Argenta e Ferrara per un’estensione di oltre 100 ettari. A rendere tanto singolare questo prodotto è proprio il terreno fertile, argilloso, limoso, le sabbie di origine fluviale e il clima che si gode nella Regione dedicata alla coltivazione.
Un motivo di vanto per Voghera che celebra questo suo prodotto in una Fiera, quest’anno arrivata alla sua 27esima edizione. A partire dal 9 agosto e fino all’11 agosto nella Delizia di Belriguardo verranno allestiti gli stand enogastronomici e la mostra mercato con una serie di iniziative di intrattenimento per rallegrare ulteriormente l’atmosfera.
Aglio di Voghiera: prodotto apprezzato da tutti gli chef del mondo
Il menù sarà ricco e variegato e per ogni pietanza verrà utilizzato il famoso aglio, l’emblema di Voghiera che è apprezzato in ogni parte del mondo da chef rinomati che lo preferiscono ad altri per caratteristiche specifiche, tra le quali: il gusto delicato, l’odore intenso e leggermente piccante e l’alta digeribilità.
Il menù della Fiera sarà ricco e variegato
Tra gli altri piatti che verranno serviti in occasione della rassegna enogastronomica: Cappellacci di zucca al ragù, Cappellacci di zucca burro e salvia, Ravioli di salame al profumo di aglio e altre paste ripiene; mentre per secondo ci sarà carne ai ferri, salimi ferraresi e scaloppina aromatizzata con erbe; non mancheranno i contorni tra i quali le tanto richieste patatine fritte, mentre i dolci saranno quelli della tradizione tipica locale.
Un prodotto che affonda le sue radici nella storia locale
In pochi sanno che l’aglio di Voghiera veniva utilizzato già nel XV secolo, la sua presenza sul territorio affonda le radici nella storia e questo prodotto veniva utilizzato per la realizzazione di pietanze che arricchivano i banchetti dell’epoca. Veniva utilizzato per aromatizzare piatti e per ammorbidirne il gusto.
Coltivazione e raccolta seguono regole precise
Il processo di coltivazione e successiva raccolta avviene secondo regole precise. La coltivazione avviene in autunno, mentre il raccolto tra giugno e fine luglio, viene venduto fresco, semisecco o secco e in quest’ultimo caso l’essicazione avviene con procedure naturali: direttamente nel campo, su bancali di legno che permettono il ricircolo d’aria o anche con una ventilazione controllata. La cura che i produttori di zona hanno nella realizzazione del prodotto è certosina a garanzia di qualità e conservazione di quelle caratteristiche che hanno fatto di quest’aglio un prodotto apprezzato in tutto il mondo.