Come ogni oggetto che troviamo oggi nelle nostre case e nelle nostre cucine ha una sua storia e leggenda che se conosciute lo faranno ancor più apprezzare. In particolare l’affettatrice così come i cavatappi hanno una storia davvero intrigante.
Ve la raccontiamo a seguire insieme ai tipi di affettatrice, ricordandovi che se disponete di una vecchio modello o anche di uno recente, la sua manutenzione è importante e di rivolgervi sempre ad un riparatore e restauratore per affettatrice professionale.
L’affettatrice nasce dal suo rinomato inventore Wilhelm Van Berkel, macellaio olandese della fine dell’800, da cui ha preso il nome la mitica affettatrice Berkel. Decise di inventare questo strumento per soddisfare le esigenze dei suoi clienti fornendo loro carne al taglio uniforme e regolare.
Le affettatrici Berkel dell’epoca oggi sono pezzi di antiquariato per cui collezionisti e salumieri si rincorrono per acquistarle e tenerle come pezzi di storia nei loro salotti o negozi. Hanno un fascino che è rimasto inalterato nel tempo e che ha reso la storia della macelleria completamente diversa da quella che sarebbe oggi senza questi strumenti.
I primi modelli erano di colore rosse fiammante e per questo definiti le “Ferrari dei salumieri” richiamando così alla storica Ferrari marchio di Maranello.
Ai primi del ‘900 l’affettatrice Berkel conquistò anche il mercato americano con modelli da un design originale, oggi sempre pezzi d’epoca ricercati da appassionati di antiquariato.
Tornando al primo modello inventato da Wilhelm Van Berkel lo realizzò con una grande lama circolare che veniva azionata da un volano che si faceva rotare manualmente. Erano munite di colonna di appoggio portante che le rendeva così pratiche e dava qualità nel taglio.
L’affettatrice fu una vera rivoluzione tecnologica per l’epoca e negli anni è stata studiata e perfezionata sempre di più, sino alla realizzazione di quelle elettriche, ma senza mai escludere modelli manuali dal mercato.
I modelli elettrici oggi rendono il lavoro dei negozianti sicuramente più veloce e con tagli sempre più precisi, ma i veri collezionisti e amanti di questo pezzo d’epoca scelgono per le loro cucine i modelli manuali che hanno fatto la storia.
Le affettatrici come abbiamo detto nel corso del tempo si sono evolute e le aziende a livello internazionale hanno elaborato e creato varie tipologie di affettatrici che sono:
● Affettatrice a volano manuale non si resta mai senza neanche quando manca la correte, ecco il suo punto di forza e si rivive l’epoca della sua nascita
● Affettatrice a gravità dispone di un piano inclinato di appoggio pertanto mentre si affetta la carne o il salume questo cade direttamente nel vassoio posto sotto.
● Affettatrice verticale le fette appena tagliate devono essere accompagnate sul vassoio manualmente.
● Affettatrice automatica caratterizzate da un piano di appoggio per la carne inclinato che permette di affettare grosse quantità di carne e salumi in breve tempo, utilizzato di solito nelle strutture ricettive di grande capienza. Questo modello deve sempre essere dotato di buoni cuscinetti a sfera per lo scorrimento del carrello per poter garantire la velocità e il risultato richiesto.
L’uso da professionale o casalingo per l’affettatrice ne vincola molto spesso il modello di acquisto, ma badate bene che grande o piccola dovrebbe avere sempre e comunque delle caratteristiche ben precise come la semplicità nel suo utilizzo, essere sempre posta su un piano di appoggio solido e avere appositi piedini di gomma che la tengano ben salda e non la facciano muovere mentre la si utilizza.
Le dimensioni vanno scelte in baso al piano di appoggio, a meno che non se ne acquisti una con base integrata, ma non solo anche in base allo spazio in cucina e alla quantità di lavoro che dovrà andare a fare. Un uso professionale richiede sicuramente una certa quantità di numero di tagli giornaliero un uso casalingo sarà sicuramente più ridotto.
Le migliori affettatrici sono senz’altro quelle in acciaio inox o in lega di alluminio anodizzato che ne garantisco una cerca stabilità. Ricordate è pur sempre uno strumento che taglia e non si deve rischiare di tagliarsi un dito.
La scorrevolezza del vassoio deve essere buona sia per uso professionale che casalingo e anche un affilatoio incorporato ne garantisce una qualità di taglio più lunga nel tempo.
Fondamentale che l’affettatrice abbia la protezione della lama e che questa sia ben salda e robusta. La sicurezza prima di tutto.
Se scegliete poi un’affettatrice elettrica verificate che sia previsto il blocco quando non la usa e se accidentalmente si voglia rimuoverne una parte dello strumento per la pulizia.