Gli acciuleddi sono un dolce tipico sardo ottimo per il carnevale, ma utilizzati anche in altre festività sarde del territorio della Gallura. Sono preparati con un impasto a base di farina, acqua, strutto e uova che, se ben lavorato, si presenta liscio e omogeneo.
Da quest’impasto poi si ottengono dei cordoncini del diametro di circa ½ centimetro ciascuno, che poi vengono intrecciati a forma di piccole matassine, in sardo acciuleddi, ovvero quella piccola quantità di filato che è stato utilizzato nella tessitura fin dai tempi antichi.
Preparazione degli Acciuleddi
Sul tagliere, ponete a fontana la farina; al centro rompete l’uovo, poi versate lo zucchero e il butto; procedete nell’impasto con abilità e pazienza, fino ad ottenere un amalgama morbida e liscia. Coprite l’impasto con una tovaglietta e lasciate riposare per circa un’ora.
Riprendete l’impasto, dividetelo in tante palline, dalle quali, comprimendole con le dita, potete formare tanti bastoncini o serpentelli lunghi almeno 15 cm.
Ripiegate a metà il bastoncino e arrotolate le due estremità fino ad ottenere tante treccine. Dopo aver terminato la confezione, tuffatele nell’olio bollente per friggerle e dorarle.
A parte, scaldate sulla fiamma il miele, grattugiatevi dentro la scorza di limone e rigirate più volte con un cucchiaio; quindi immergetevi el traccine, appena fritte e sgocciolate, lasciandole su una corta assorbente da cucina per assorbire l’olio in eccesso.
Servirle tiepide o fredde.
Variante
Nell’impasto, invece del solo burro, potete utilizzare 50 gr di burro e 40 gr di strutto, ne godrà il sapore.
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Il Torbato, che fu introdotto ad Alghero al tempo della dominazione spagnola, ha trovato negli insediamenti di Sella e Mosca un perfetto habitat naturale per l’acclimatazione. Aroma intenso, ricco e persuasivo, persistente nelle note di frutta matura con delicate note floreali che caratterizzano questo vitigno. Avvolgente e dal gusto delicato, struttura elegante con un gusto pieno e accattivante. Crostacei e carni bianche.