Avere delle buone pentole è il sogno di ogni casalinga ma anche in generale delle donne e degli uomini che amano lasciare la propria cucina in condizioni accettabili. Oltre però al fattore estetico c’è da considerare anche un altro fattore molto importante. Una pentola danneggiata compromette anche le nostre pietanze. E’ per questo che dovremmo fare il modo di tenerle sempre perfette.
Anche i più esperti ai fornelli possono cadere sulle pentole. Alcune persone, infatti, non hanno un buon set di pentole. Magari la collezione ricevuta per il matrimonio è rimasta integra nei primi cinque anni per poi rovinarsi lentamente e inesorabilmente. Ovviamente, non tutto il pentolame subisce lo stesso degrado.
Quelle più interessate all’utilizzo quotidiano sono di certo messe più a dura prova. Il fuoco, l’acqua con cui le laviamo o cuciniamo e altre cattive abitudini possono rendere le nostre pentole preferite (la cui reale importanza emerge solo quando ormai sono irrecuperabili) dei mostri inutilizzabili.
A tutti sarà capitato di evitare di prendere un tegame o una padella decisamente usurata ad una cena con ospiti. E’ sempre difficile non sentirsi a disagio pensando di fare una figura becera. Ci sono però degli errori, quotidiani, che se evitati possono permetterci di avere il nostro set di pentole integro per anni e anni.
Non basta purtroppo munirsi di utensili di plastica o silicone o usare tecniche specifiche per evitare graffi alle pentole, incluse quelle antiaderenti.
1. METTERE LA PENTOLA INCADESCENTE NEL LAVABO: ammettilo lo fai anche tu! E’ un’abitudine, malvagia, ma molto diffusa. Il motivo è semplice. Per rendere più facile l’eliminazione di eventuali incrostazioni si procedere a irrigare la pentola con acqua fredda in modo che tutto si scrosti prima e con meno vigore. Intanto per questo provoca un forte shock termico. Un modo per distruggerla prima del tempo insomma. Il trucco per evitare tremende incrostazione e non distruggere la pentola malcapitata è quella di lasciarla raffreddare qualche minuto a temperatura ambiente ed evitare
l’irrigazione.
2. TENERE IL GAS A LIVELLI ALTI: Una fiamma più vigorosa ci premette una cottura più veloce ma anche più rischiosa. Dipende da quello che cuciniamo a da come lo vogliamo cotto, direte. Ma di certo è sempre rischiosa per la pentola di turno. A volta le si dimenticano anche sulla fiamma accesa vuota. Cosa le fa fumare pericolosamente: questo la farà rovinare in pochissimo tempo.
3. PADELLA DI GHISA IN AMMOLLO: tenerla per tanto tempo in acqua non fa altro che predisporla alla formazione di ruggine. Per lavarle al meglio usate poco sapone in primis, acqua calda e spugnette non troppo abrasive.
4. USARE UTENSILI INAPPROPRIATI: quelli in acciaio, com’è noto da anni, sono i più dannosi perché tendono a graffiare i fondi delle nostre amate pentole. Utilizzare quelli di plastiche o in legno (anche se per alcuni meno igieniche) può essere la soluzione più ragionevole.
5. USARE TROPPO LA LAVASTOVIGLIE: quelle in acciaio inox possono andare più di frequente in lavastoviglie, le altre – più delicate – andrebbero lavate meno spesso nel comodo elettrodomestico. L’alternativa la conoscete bene: sapone e spugnette. Le alte temperature possono danneggiare il pentolame in modo irreparabile.
6. RIPORRE IN MALO MODO LE PENTOLE: se siete appassionati di film ambientati in epoche più lontane dalle nostre, sicuramente avete notato che le pentole non vengono tirate fuori da mobili, credenze o ripostigli. Il pentolame è tutto ben ancorato alle parenti. Eh già, sembra proprio che appenderle è il miglior modo per preservare la loro integrità.