Come i noccioli di tutti i frutti, anche quelli delle albicocche spesso vengono gettati nella spazzatura. Oggi però vi svelo ben 5 motivi per non farlo più.
L’albicocca è un frutto estivo dalle molteplici proprietà benefiche. Questo frutto si presenta con una buccia di colori che variano dall’arancio al rosso e una polpa dal colorito arancio molto acceso. All’interno del frutto poi troviamo il suo nocciolo grande che è molto facile da rimuovere. Come i noccioli di tutti i frutti comunque, abbiamo l’abitudine di gettar via il nocciolo dopo aver mangiato il frutto.
Direte cosa c’è di male nel farlo? Nulla, ma perché gettarli quando si possono utilizzare per un innovativa cucina senza sprechi? Abbiamo di recente visto come anche altri noccioli, come ad esempio quelli delle ciliegie, possono essere riutilizzati per la creazione di idee innovative per la casa, ma anche in cucina. Oggi vi svelo ben 5 motivi che vi faranno cambiare idea anche sui noccioli delle albicocche. Sono sicura che non li getterete più, se non dopo averli utilizzati.
Quando prepariamo le nostre crostate o basi per torte salate i noccioli di albicocca possono rivelarsi un grande aiuto. Quante volte vi è capitato di preparare la base per una crostata alla frutta, ma questa si è gonfiata rovinando il vostro dolce? Ci è stato insegnato l’utilizzo dei legumi da adagiare sulla base in cottura per non farla gonfiare. Ebbene possiamo utilizzare i noccioli di albicocca ben lavati e asciugati, nello stesso modo. Questi creeranno una sorta di “peso” che farà in modo che le nostre basi cuociano in modo perfetto.
Proprio come accade con i noccioli della ciliegia, anche quelli di albicocca possono essere utilizzati per la preparazione di una deliziosa acquavite. L’acquavite è un distillato alcolico utilizzato solitamente come digestivo a fine pasto. Per la sua preparazione basterà preparare uno sciroppo con 500ml di acqua e 300gr di zucchero bianco o di canna, in base alla propria preferenza. Bisognerà porre i 2 ingredienti, in una casseruola e porli su fiamma bassa fino a completo scioglimento dello zucchero.
Una volta intiepidito, si passa lo sciroppo in un barattolo o in una bottiglia dal collo largo. Aggiungiamo quindi 60 noccioli che avremo precedentemente ben lavato, e mezzo litro di alcool a 60 o 90 volumi, in base alla gradazione alcolica che vorremmo ottenere. Chiudiamo il tutto e lasciamo a riposo per un mese, in un luogo fresco e buio. Passato il tempo, filtriamo il tutto e conserviamo in frigo. Più lasceremo invecchiare il distillato, maggiore sarà la pregiatezza dell’acquavite.
Qualche nonna potrà confermare che aggiungere noccioli nella confettura di albicocca ne migliorerà il sapore. Come procedere? Rompiamo il guscio del nocciolo in modo da ricavarne esclusivamente la mandorla all’interno. Prepariamo dunque la nostra confettura come di consueto ma aggiungiamo anche 4 mandorle di albicocca. Una volta cotta la confettura, eliminiamo e gettiamo le mandorle di albicocca. La confettura avrà un tocco in più di sapore.
Uso comune è quello di porre l‘argilla in ciottoli, nella parte sottostante del vaso. Questo permette al terreno di rimanere ben drenato e aerato. E se potessimo ottenere lo stesso risultato a costo zero? Baserà lasciare seccare i noccioli di albicocca (al sole) dopo il consumo, e porli così come avremmo fatto con l’argilla. Possiamo anche utilizzare i noccioli utilizzati per la base della crostata. Essendo stati fatti seccare o con il calore del forno o con quello del sole, i noccioli non germoglieranno, cosa che contrariamente accadrebbe.
Potrebbe sembrare la cosa più scontata ma, perché non utilizzare il nocciolo dell’albicocca per far nascere un bell’albicocco? Basterà porre dei semi di albicocca in del normale terriccio. Innaffiare e aspettare che la natura faccia il resto. Quando vedremo spuntare le prime 3/4 foglioline potremo trasferire la pianta, in un vaso dalle dimensioni maggiori o in giardino. Potremmo iniziare a raccogliere i primi frutti dopo 6/7 anni. Ci vorrà tempo, ma non c’è niente di meglio che mangiare il frutto del proprio lavoro.
Possiamo concludere dicendo che è meglio reinventare che gettar via. Questi sopra elencati sono solo alcuni modi per riutilizzare questi noccioli, ma sono sicura che chiedendo ai vostri nonni ne troverete altri. Un po’ di inventiva e buona volontà mista a creatività permettono di ottenere buoni risultati, dando nuova vita anche a ciò che avremmo gettato via.