Esistono un’infinità di cocktail e ogni giorno ne vengono creati sempre di nuovi. Ci sono però alcuni cocktail che hanno tanti anni e sono stati dimenticati. Ma fanno parte della storia e dovrebbero essere rivalutati. Oggi voglio parlarvi di almeno 4 cocktail dimenticati che meritano di essere riscoperti e apprezzati.
I cocktail dimenticati
Quando andiamo in un bar o in un soft bar e cocktail, ci viene servita una carta con parecchi nomi di cocktail differenti. Probabilmente ne riconosceremo alcuni, quelli più famosi, come il mojito, la pinacolata, lo spritz, ma ci sono alcuni cocktail, con una storia più antica, ormai caduti nel dimenticatoio. Se pur aventi una storia “lontana” nel tempo, possiamo definirli intramontabili, poiché il loro fascino li rende sempre moderni. Quasi sempre non parliamo di soft drink, ma di cocktail più seri, da sorseggiare mentre si pensa a qualcosa di serio, ma in altri casi possiamo scoprire drink dal grande savoir fair.
Oggi ci soffermeremo almeno su 4 cocktail dimenticati che meritano di essere rivalutati e scoperti. In alcuni casi il loro aspetto e sapore è in realtà molto consono al mood moderno. In altri casi pur avendo drink dalla grande consistenza a livello di gradazione e di sapore, abbiamo anche drink dalla grande storia. Meritano quindi, se pur per motivi differenti, di essere riscoperti e rivalutati. Vediamo quindi insieme di quali cocktail stiamo parlando, della loro storia e della loro composizione.
4 cocktail da rivalutare
Tra i cocktail dimenticati vogliamo partire da uno che ha fatto la sua comparsa agli inizi del 1900. Nel 1867 il governo statunitense acquistò l’Alaska per circa 7 milioni di dollari. molto probabilmente proprio a seguito di questo avvenimento si creò un drink che porta proprio il nome “Alaska“. Gli ingredienti che compongono questo primo cocktail sono: gin e Chartreuse giallo. Il drink viene servito in una coppa Martini, e benché sia andato a finire nel dimenticatoio è una bevanda che racchiude un’intera storia e merita di essere riscoperta.
Continuiamo poi con un cocktail che risale all’epoca del proibizionismo statunitense. In realtà ci sono molte storie sulla sua nascita, ma noi ci limitiamo al dire che l’epoca della sua invenzione risale all’incirca agli Anni ’20 del secolo scorso. Stiamo parlando del Bee’s Knees, un cocktail semplicissimo che si realizza con Gin, miele e succo di limone. Un drink adatto a tutti, molto gradevole e fine che merita una seconda chance.
Nato all’interno dell’Hotel Waldorf Astoria verso la fine del XIX secolo, il terzo drink di cui vogliamo parlare è l’Adonis. Prende il suo nome da una commedia che ebbe un grande successo verso la fine del 1800. La sua composizione è semplice, ma intrigante e può essere facilmente inserita in una carta di cocktail moderni. Cherry e Vermouth, danno vita ad un drink dalle nuance calde e un sapore avvolgente.
Infine parliamo di un drink che tutti gli amanti della storia conosceranno, ovvero il Rusty Nail (chiodo arrugginito). Nato negli anni ’30 ebbe il suo massimo successo negli anni ’60 grazie ai “Rat Pack“. Questo gruppo dello spettacolo era formato da grandi nomi quali Sammy Davis Jr., Dean Martin, Franck Sinatra , Joey Bishop e Peter Lawford. Loro amavano sorseggiare questo drink e lo portarono al successo. La sua composizione è semplice: Scotch Whisky e Drambuie. In realtà non è del tutto dimentica ma nei bar più sofisticati è possibili trovarlo.
Ora che abbiamo riscoperti drink dobbiamo assolutamente riscoprirli, poiché sono parte della storia e possiamo definirli gli antenati dei drink moderni.