Siete curiosi di conoscere quali sono i 3 dolci tipici cilentani che si mangiano solo nel periodo delle feste? Il Cilento a Natale profuma di miele, cioccolato fondente, castagne e spezie. Oltre ai tradizionali dolci natalizi come Pandoro e Panettone, le tavole si colorano di tante prelibatezze locali che non si trovano in nessuna altra parte d’Italia. Volete sapere come sono i dolci tipici cilentani natalizi? Scopriamoli insieme.
Pastorelle di Cuccaro Vetere
Il nome di questo dolce natalizio tipico del Cilento deriva dalla città di Cuccaro Vetere. Si tratta di dolcetti fritti fatti di sfoglia, realizzata con acqua, farina, olio extravergine di oliva e burro (o margarina), e ripieni di castagne, cioccolato fondente, zucchero e scorza di limone grattugiato.
Come finale vengono sempre ricoperti da una valanga di miele di castagno e decorati con zuccheri colorati.
Bocconotti di Sicignano
Questi dolci tipici cilentani di Natale sono originari di Sicignano degli Alburni nel Vallo di Diano. Hanno una forma di mezzaluna e sono fatti di sfoglia (preparata con uova, farina, caffè e vino) e ripieni di purea di castagne, cioccolato fondente, caffè, cacao, zucchero, cannella, vaniglia e liquore Strega. Vengono cotti sia fritti o al forno, a seconda delle preferenze. Quando si sono raffreddati, vengono ricoperti da un’abbondante spolverata di zucchero a velo.
Scauratielli, dolci tipici cilentani di Natale
Gli scauratielli (scaldatelli in italiano) sono zeppole cilentane tipiche del periodo di Natale. Vengono chiamate così perché l’impasto viene prima bollito e poi fritto. Il nome deriva dal verbo dialettale scaurare che significa riscaldare.
Si tratta di un dolce tipico della tradizione contadina che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Secondo la credenza popolare, gli scauratielli non possono essere preparati prima del 25 dicembre perché portano cattiva sorte e sono di malaugurio. Le nonne cilentane li preparano rigorosamente la sera della Vigilia di Natale mentre aspettano la mezzanotte, ovvero la nascita del Bambin Gesù. Nella tradizione erano dolci da portare in dono a Gesù appena nato.
L’impasto degli scauratielli viene preparato con farina, acqua, scorza di agrumi, zucchero, olio extravergine di oliva, vino bianco e viene prima bollito e poi suddiviso in cilindri simili a fiocchi che vengono fritti. Vengono ricoperti da un’abbondante quantità di miele di castagno.
Fichi impaccati, una tradizione natalizia cilentana
Parlando di tradizioni natalizie cilentane, non possiamo non citare i fichi impaccati. Raccolti tra la fine di luglio e la fine di settembre, vengono essiccati al sole estivo su grate e poi farciti con noci, mandorle, scorze di agrumi, semi di finocchietto e successivamente cotti al forno. Spesso sono anche ricoperti di cioccolato fondente. Sono un’autentica delizia da provare assolutamente nel periodo di Natale !