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10 piante che fanno fuggire le zanzare

Siamo arrivati alla primavera dopo un inverno che faticava a lasciarci, più assolate e lunghe avremo piacere la sera nell’intrattenerci al balcone chiacchierando con qualche vicina o con dei parenti. Per non correre il rischio che le zanzare o altri insetti ci infastidiscano ecco alcuni rimedio naturale a basso impasto ambientale e a zero costo (quasi, per allontanare le zanzare e non aver paura di essere punti da questi fastidiosissimi insetti.

Piante facili da coltivare in balcone ma che assicurano, della tranquille serate estive senza le fastidiose punture di zanzare, che tanto rovinano la quiete della serate estive

Timo limone

Il timo al limone ha un profumo che ricorda la citronella e tiene a distanza le zanzare. Piantatelo in un vaso da mettere sulla terrazza di casa.

Caratteristiche Botaniche

È una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha il fusto eretto, legnoso nella parte inferiore, molto ramificato da formare dei cespugli alti fino a 40-50 cm.

Le foglie sono ovali, molto aromatiche, di colore verde scuro, con il caratteristico profumo di limone. I fiori sono raccolti in spighe di color  bianche. I frutti sono a gruppi di quattro acheni molto piccoli.

Coltivazione

Il Timo limone è una pianta che si adatta a qualsiasi terreno anche se predilige terreni asciutti e ben drenati. Non tollera i ristagni d’acqua. La coltivazione deve avvenire in pieno sole oh mezzombra. Annaffiare al bisogno.

Raccolta e Conservazione

Del Timo si utilizzano  le foglie raccolte prima o all’inizio della fioritura. . Sia le foglie che i fiori si raccolgono con tutto il fusto che viene messo ad essiccare in un posto ombreggiato e ventilato.

Uso in cucina

Dal sapore intenso di limone è ottimo per insaporire tutte le pietanze di carni, pesce, insalate, paste, pizze ecc. È usato per condire verdure come melanzane o cavoletti, ideale per dolci sotto spirito o sorbetti e’ ottimo anche nel te’. Contrariamente quanto accade ad altre erbe (Basilico, Prezzemolo ecc.) il Timo con l’essiccazione mantiene il suo aroma, anzi risulta più forte e concentrato.

Proprietà terapeutiche

Foglie e fiori usati freschi o secchi in infusione contro: tosse, raffreddore, problemi digestivi e flatulenza.

Curiosità sul Timo

Greci e Latini si accorsero ben presto che una delle peculiarità del Timo era quello di conservare la carne, in virtù delle sue proprietà antisettiche e disinfettanti. Per questo motivo se ne faceva largo uso, oltre che nella preparazione dei cibi, anche in caso di pestilenze ed epidemie di lebbra.

Già nell’antichità il Timo era considerato utile come diuretico, capace di favorire le mestruazioni, stimolare gli aborti e accelerare la nascita. Inoltre era apprezzato anche per le proprietà antisettiche che servivano a conservare le vivande. Questa varietà profuma di limone.

Basilico


Mettete un vaso di basilico in salotto: vedrete diminuire le zanzare a vista d’occhio!

Conosciuto botanicamente col nome di Ocimum basilicum, il basilico, originario dell’Asia, è l’erba aromatica estiva per eccellenza. Il nome “basilico”, dal greco basilikon (pianta reale), è nato nell’antichità per via del suo impiego nella creazione di profumi destinati al re e per l’utilizzo sacro delle popolazioni Indù.

Il basilico ha davvero incredibili proprietà benefiche: contrasta il raffreddore, allevia i dolori legati all’artrite, stimola l’apparato intestinale, favorendo la digestione e l’appetito, rafforza il sistema nervoso, allevia l’ansia e il nervosismo. Inoltre, lenisce il fastidio delle punture di insetti, è ricco di antiossidanti naturali, proteggendo l’organismo dai danni causati dai radicali liberi e previene il cancro.

I suoi oli essenziali esaltano la lucentezza della pelle e l’eugenolo impedisce i gonfiori articolari e ossei, con effetto antinfiammatorio. Nell’uso esterno, viene impiegato per la realizzazione di impacchi decongestionanti per palpebre gonfie e per attenuare le occhiaie, oltre ad essere un ottimo rimedio contro l’alito cattivo.

Le foglie di basilico, applicate localmente sulle ferite, eliminano, grazie agli oli essenziali, le infezioni batteriche…un rimedio naturale, questo, conosciuto dagli indiani d’America che pestavano le foglie con un macinino applicandole sui tagli.

Alcuni consigli relativi alla coltivazione: tagliate spesso le punte in modo che le foglie aumentino; non annaffiate troppo la piantina e irrigatela o la mattina presto o la sera, dopo il tramonto. Se la tenete all’esterno, collocatela in un posto non raggiunto direttamente dai raggi solari, in una zona ombreggiata, lontano da correnti d’aria

Lavanda

La lavanda è una pianta molto profumata che respinge le zanzare. Realizzate dei sacchetti di lavanda secca da mettere vicino alle porte o alle finestre, per evitare che le zanzare entrino.

Pianta erbacea, perenne, sempreverde, originaria del bacino del Mediterraneo. Ha foglie argentee, molto profumate, strette ed allungate; in estate produce moltissimi fiori, piccoli e fragranti, raggruppati in spighe.

La maggior parte delle varietà sono resistenti al freddo e vengono utilizzate in giardino, come siepi oppure a formare larghi cespugli.

Volendo si può coltivare in larghi vasi, tenendo presente che è una pianta a crescita rapida, che cresce anche fino a un metro e più. Le varietà più comuni sono L. angustifolia, detta anche lavanda inglese, molto profumata e con spighe floreali ridotte; L. dentata, con fiori chiari e odore resinoso; L. lanata, con foglie bianche ricoperte di peluria e spighe floreali molto grandi.

Cedrina o Verbena odorosa

La verbena odorosa spunta facilmente nei giardini, se esposta al sole e messa al riparo dal gelo in inverno. Il suo profumo che ricorda la citronella allontana le zanzare. Viene usata anche per preparare degli infusi. Mettetela in terrazza, in giardino o in salotto.

Il nome scientifico “Lippia Citriodora” si deve al naturalista italiano Augusto Lippi che alla fine del ‘600, durante un viaggio in Egitto, aveva visto fiorire lungo il Nilo una pianta erbacea dal profumo caratteristico di limone.

Oggi si sa che la pianta invece è specie spontanea del sud America e che venne importata in Europa solo verso la fine del 1700. Malgrado l’errore fatto, questa pianta conservò il suo nome originario di Lippia, se non altro per premiare le imprese naturalistiche dello studioso italiano.

La verbena odorosa, conosciuta anche con i nomi comuni di “cedrina”, “erba luigia”, “lippia”, “vervain”, “verveine odorante”, ha virtù antispasmodiche, stomachiche e carminative.

All’olio essenziale si riconoscono proprietà analgesiche e stimolanti sull’epidermide e per questo viene utilizzato assieme ad altri per frizioni contro emicranie e sonnolenza. Inoltre sempre l’olio essenziale viene riconosciuto un discreto potere insetto-repellente.
Questa pianta viene utilizzata con successo per alleviare anche le dispepsie gastriche, le flatulenze e le coliche addominali.

L’olio essenziale, molto apprezzato per il suo profumo gradevole, trova largo impiego nella aromaterapia.

Aglio, cipolla, erba cipollina

L’aglio, l’erba cipollina e la cipolla appartengono alla famiglia delle liliacee: il loro odore forte scoraggia le zanzare. Potete disporre delle corone di aglio come decorazione della vostra tavola, o mettere un vaso di erba cipollina in terrazza.

Asperula o stellina odorosa

La stellina odorosa diffonde un odore forte quando è secca. Questa pianta possiede delle proprietà diuretiche, toniche e digestive. Se secca, allontana le zanzare. Piantatela in giardino o componete dei bouquets che lascerete seccare prima di metterli nelle stanze di casa vostra.

Asperula odorata

L’asperula è una pianta di piccole dimensioni che cresce nei boschi e si sviluppa maggiormente nelle zone d’ombra, che fin dall’antichità viene raccolta ed utilizzata per scopi culinari, ma anche per vari tipi di terapia medicinale.

Le foglie fresche dell’asperula, infatti, sono molto note per le loro proprietà curative nei confronti di tagli e ferite, oltre ad avere le convenzionali qualità aromatiche tipiche della maggior parte delle piante.

Il nome botanico dell’asperula è galium odoratum ed è una pianta appartenente alla famiglia delle rubiacee, che si diffonde sul terreno come  una sorta di pianta invasiva.

Asperula odorata benefici

I vantaggi derivati dall’utilizzo dell’asperula sono molteplici ed interessano tanto il fisico quanto la mente di una persona: la sua fragranza ed il suo aroma, infatti, hanno potenti effetti calmanti e rilassanti, ma assumendola regolarmente potrete beneficiare anche lo stomaco ed il fegato per i quali risulta essere un tonico davvero potente.

Le foglie fresche dell’asperula hanno dimostrato nel corso degli anni una gran quantità di proprietà curative, in particolar modo nei confronti di lividi e ferite: preparate una pasta spremendo le foglie dell’asperula e applicandola direttamente sulla zona da trattare per godere dei migliori risultati!

L’asperula è un buonissimo tonico per il fegato il quale riceve un buonissimo incremento di salute da questa soluzione omeopatica, in quanto l’asperula promuove la disintossicazione dei composti formatisi durante i processi di smaltimento del cibo, limitando quindi i danni che essi portano all’organismo ed al fegato in particolare.

L’asperula viene integrata alla maggior parte delle terapie per risolvere particolari condizioni psicologiche nelle persone, causate solitamente da malattie come la depressione, l’insonnia, l’isteria e l’ipertensione.

Per quanto riguarda i problemi legati ad una cattiva alimentazione e ai conseguenti disturbi allo stomaco, potete benissimo utilizzare l’asperula per limitare i dolori e calmare l’infiammazione alle sue pareti, in modo da favorire la digestione ed i movimenti intestinali.

L’Asperula Odorata contiene:

  • lipidi
  • vitamine
  • cumarine
  • pigmenti

In erboristeria viene usata tutta la pianta dell’asperula tranne la radice.

L’asperula odorata è un chiaro esempio dei regali che la natura ci ha fatto, permettendoci di godere della sua bellezza e profumo e, allo stesso tempo, di utilizzarla come tonico per l’organismo grazie alle sue favolose proprietà medicinali, considerate addirittura miracolose.

Sebbene il principale impiego di questa pianta riguarda la profumazione di stanze ed ambienti, impiegata anche in un gran numero di profumi ed altri prodotti cosmetici per la cura e la bellezza del corpo, ma non dovete fermarvi a questo semplice utilizzo, per il semplice motivo che l’asperula odorata è fautrice di alcune proprietà medicinali davvero interessanti che le hanno permesso di farsi spazio tra i vari rimedi naturali previsti dal vasto ed intricato mondo dell’omeopatia.

Gli impieghi del fiore di asperula odorata

Il fiore di asperula odorata viene utilizzato dalla medicina tradizionale come tonico per tutto l’organismo, grazie soprattutto al suo effetto spasmodico che permette di evitare condizioni di salute alquanto fastidiose come tensione nervosa, crampi notturni o dolori articolari, mentre risulta anche particolarmente efficace per combattere i calcoli renali e le infezioni che colpiscono il tratto urinario, prevenendo la formazione di cellule cancerose che portano con sé il rischio di malattie terminali.

Asperula Odorata in cucina

L’asperula viene usata in cucina per essere uno degli ingredienti di alcune bevande come il Maitrank (bevanda austriaca) preparate con: asperula odorata, zucchero, vino del Reno e brandy. L’asperula odorosa macerata aromatizza: vino, grappa e rum ed alcuni la usano anche per dare un’aroma in più alle salsicce.

Infuso di asperula

Basta lasciare per un paio di ore 50 grammi di Asperula in un litro d’acqua bollente per ottenere un buon infuso ad azione sedativa.

Asperula stellina

L’asperula viene utilizzata in fitoterapia per:

  • alleviare emicrania
  • effetto sedativo in chi è molto stressato
  • profumare l’ambiente uso aromaterapico per rilassare
  • regolare sbalzi del ritmo cardiaco.

Proprietà benefiche della asperula odorata

Le proprietà dell’asperula odorata, infatti, riguardano le sue caratteristiche benefiche per la salute che sono di natura:

  • antispasmodiche
  • calmanti e rilassanti
  • diuretiche e depurative
  • diaforetiche
  • colagoghe
  • antisettiche
  • toniche

Le proprietà della asperula odorata sono varie e la pianta è utilizzata come coadiuvante per gli spasmi dello stomaco e mal di testa oltre a questo può essere utilizzata dentro dei sacchettini per profumare armadi e allontanare gli insetti e anche per dare miglior aroma a grappa bianca o rendere maggior potere digestivo ai liquori.

Citronella

Sul mercato si trovano numerosi prodotti a base di citronella per allontanare le zanzare. In effetti, la citronella e soprattutto l’olio essenziale estratto dalle foglie sono molto efficaci.

Sfregatevi le gambe e le braccia con l’olio essenziale di citronella, e non avrete più la pelle ricoperta di fastidiose punture.

La citronella è una pianta erbacea facente parte del genere del Cymbopogon: perenne e fatta crescere sott’ombra e nei terreni umidi, ha come caratteristica principale quella di possedere foglie con un profumo di limone piuttosto fresco.

Nel complesso il genere del Cymbopogon appartiene alla grande famiglia delle Graminacee di cui si annovera una trentina di specie erbacee come per l’appunto quella che viene detta volgarmente citronella dalla quale si estrae l’omonimo olio essenziale, come la palmarosa e l’erba limone.

Geranio odoroso

I gerani fioriscono nel nostro giardino…scegliete dei gerani alla citronella da disporre sui vostri balconi. Potrete ammirare questi bellissimi fiori e allo stesso tempo respingere le zanzare grazie al loro odore forte.

Questa settimana parleremo di una particolare varietà di geranio, in realtà ed in termini più tecnici, di pelargonium. La tipologia di pianta di cui tratteremo è generalmente poco utilizzata ma estremamente interessante, sia da un punto di vista estetico che per la semplicità della sua coltivazione.
Innanzi tutto il pelargonium è originario del Sudafrica dove è spontaneo e molto diffuso in natura, fu importato in Europa da alcuni mercanti olandesi che commerciavano, a loro volta, con le Indie Orientali.

E’ una pianta molto robusta, resistente alla siccità ma non al freddo intenso e facile da propagare. Fino dal Settecento è stata studiata dagli appassionati e dai botanici, sopratutto inglesi, che negli anni hanno dato vita a numerose, nuove varietà. Oggi se ne contano migliaia, facenti capo a diverse tipologie.

Il nome geranio viene dal greco gerànion, cioè “becco di grù”; sembrerebbe che tale parola sia stata scelta per la particolare forma che assume il frutto contenete il seme. Il termine pelargonium, dal simile significato, è stato invece coniato circa due secoli fa, in un periodo in cui la pianta era però già nota e diffusa con il suo nome più comune e meno “tecnico” di geranio.

All’interno della grande famiglia dei pelargonium, meritano, secondo me, una particolare menzione quelli odorosi. Ve ne sono di numerosissimi e di tipologie tra loro assai differenti, tutti però accomunati da alcuni tratti caratteristici comuni, e tra le quali spicca la varietà, molto nota “Malvarosa”.

Innanzi tutto, i gerani odorosi sono, più o meno,3 intensamente profumati. In particolare le foglie emettono, se sfregate, un profumo dolciastro che varia da tipo di pianta e può assomigliare a quello del limone, della zagara, della cannella, della menta o di molteplici altre essenze.

La pianta si caratterizza poi, a differenze per esempio del geranio zonale, per uno sviluppo piuttosto considerevole. Alcune varietà possono infatti facilmente raggiungere e superare il metro e mezzo di altezza. La crescita è poi piuttosto rapida e consente, nel giro di solo un paio di anni, di ottenere siepi e cespugli di grandi dimensioni.

Per quanto riguarda le infiorescenze, esse variano, nel 4colore, dal rosa tenue al rossastro, al viola, fino al bianco puro. Generalmente i fiori non sono particolarmente appariscenti ma ciò è compensato dal fatto che siano molto numerosi, essi spiccano poi tra le foglie profondamente lobate e frastagliate nei vari toni del verde e del grigio verde.

La moltiplicazione è, anche per questi gerani, semplicissima. E’ infatti sufficiente tagliare un rametto della pianta, che non sia né troppo giovane né troppo legnoso, qualche centimetro al di sotto dell’attaccatura delle foglie e piantarlo nella stagione estiva, dopo averlo leggermente schiacciato, nel semplice terreno.

La propagazione della pianta sarà, in questo caso, quasi certa e permetterà di ottenere, in poco tempo, da un solo geranio, decine di esemplari.

Melissa

La melissa sprigiona un profumo di limone e citronella, che non piace affatto alle zanzare. Sfregate le mani sulle foglie di melissa e poi passatevi le gambe e le braccia.

Abrotano o Artemisia abrotanum

L’abrotano è un’erba utilizzata in cucina, il cui odore respinge le zanzare. Realizzate dei bouquets di abrotano secco e disponeteli sulla tavola del vostro giardino o in casa.

Parti usate. Le foglie. E’ una pianta perenne della famiglia delle Composite, originaria dell’Europa meridionale. Ha un odore simile al cedro, (da cui il nome comune “cedronella”). Cresce in terreni incolti raggiungendo un’altezza di un metro.

Componenti principali: Olio essenziale, alfa e beta thujone, trans-4-thujanolo, beta-pinene, valeranone. Tannino.

L’olio essenziale è aromatico e stomachico.

Proprietà fitoterapiche

antisettico;  con i suoi fiori e foglie si possono preparare dei vermifughi. Era usata per trattare i problemi del fegato, della milza e dello stomaco.

Curiosità sull’Artemisia

L’erborista del diciassettesimo secolo Culpeper riteneva che promuovesse le mestruazioni.In Germania viene utilizzata in forma di cataplasma su ferite e affezioni della pelle e, occasionalmente, per trattare il congelamento.Presso i greci l’abrotano era oggetto di grande venerazione: La parola “abrotanon” deriva infatti da “abrotès”, col significato di felicità, prosperità, ma anche delicatezza, raffinatezza. Abrotès, a sua volta, deriva da “abrotos”, immortale, divino. Nonostante l’abrotano fosse dedicato ad Artemide, era considerato maschio, mentre le altre artemisie e l’assenzio sono piante femmina, riservate alle donne.

A questa pianta si attribuivano così tanti poteri che nel IX secolo, nel suo “Hortulus”, il monaco erudito Wahalafrid Strabo affermava che le sue virtù erano tante quante le sue foglie.

Controindicazioni: gravidanza e allattamento

Silvia Terracciano

Blogger, Copywriter Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.