Un alimento sicuramente molto pregiato e ricercato è il tartufo. D’esso esistono molte varietà più o meno rare e tutte hanno un sapore più unico che raro.
Il tartufo
Lo conosciamo come alimento pregiato, ma cos’è realmente il tartufo? Che sia bianco, nero, di forma rotonda o globosa, il tartufo altro non è che un fungo. La particolarità d’esso però è il modo in cui cresce; a differenza dei classici funghi che siamo abituati a vedere che spuntano dal terreno con fusto più stretto e un cappello superiore più ampio, i tartufi crescono sotto terra e hanno una forma compatta. Inoltre i funghi vengono utilizzati anche in ricette semplici, come ad esempio i funghi trifolati, mentre per i tartufi le cose cambiano e diventano insaporitori dei piatti.
Per poterli cercare si necessita obbligatoriamente di cani da tartufo, ovvero cani addestrati ad utilizzare il proprio fiuto per la ricerca i questo fungo pregiato dall’odore molto particolare, ma introvabile se non grazie a loro. Questo è di base ciò che sappiamo, ma ci sono almeno 10 curiosità legate a questi funghi pregiati che pochi di noi conoscono. Scopriamole insieme.
10 curiosità sui tartufi
I tartufi che noi conosciamo sono principalmente due: bianco e nero, ma pochi sanno che ne esistono molte altre varietà. Oggi pensiamo sia impossibile trovare i tartufi senza i cani, ma è interessante scoprire come si cercavano un tempo. Questi sono alcuni piccoli assaggi di ciò che andremo ad analizzare ora, scoprendo almeno 10 aspetti curiosi riguardanti questi funghi molto pregiati.
- Quante tipologie di tartufo esistono? Noi siamo convinti dell’esistenza di sole 2 tipologie che si differenziano per il colore, ma le cose non sono realmente così. Nel nostro paese infatti, esistono ben 9 differenti tipologie di tartufo ed ognuno è legato ad un periodo dell’anno differente. Già solo parlando del tartufo nero ne esistono almeno 8 tipologie differenti: Bagnoli, forte, moscato, uncinato, invernale, di Norcia, liscio ed estivo;
- Come si cercava il tartufo un tempo? Oggi si utilizzano i cani da tartufo per le loro particolari capacità olfattive. Un tempo però la ricerca di questi funghi era affidata ai maiali. Era molto più facile avere questo animale affianco a se da portare nei boschi, ma con il tempo si è passati ai cani per un motivo molto semplice. Con il loro peso i maiali inavvertitamente potevano schiacciare e distruggere alcuni tartufi, il cane invece è molto più leggero e delicato e quindi il rischio si riduce o annulla completamente;
- Il tartufo si può coltivare? Oggi esistono delle vere e proprie coltivazioni di tartufi neri, chiamate tartufaie. Non si può dire lo stesso del tartufo bianco, che nonostante molti esperimenti non si è trovato ancora il modo di coltivare;
- Quanto tempo si conserva un tartufo? Come ogni tipologia di fungo, anche il tartufo non ha una lunga vita fuori dal terreno. Si mantiene bene per circa 10 giorni, ma poi inizia a perdere le sue proprietà. Comunque è bene conservarlo avvolto in carta così che non venga a contatto che umidità estrema;
- Quanto costano i tartufi? Come per l’olio e la verdura in generale, anche in questo caso i prezzi variano in base all’annata. Se il tempo ha favorito la loro crescita i prezzi saranno più ridotti. Ad incidere è anche la rarità e la grandezza, più grande è il tartufo più costa. Un tartufo bianco che pesa più di 100 gr può avere un prezzo che supera anche i 4000 euro.
- Pulizia del tartufo: questo fungo è molto delicato e quindi è bene maneggiarlo con cura. Bisogna spazzolarlo con un pennello per eliminare il terreno e poi lavarlo con cura prima di utilizzarlo.
- Riconoscere i tartufi di qualità è affidato agli esperti. Si analizza profumo, consistenza e colore che varia da tipologia a tipologia. Ad esempio se pigiandolo risulta spugnoso, è probabile che non sia cresciuto nel modo giusto e quindi non è di buona qualità.
- Si possono esportare? Si ma devono essere conservati in contenitori di polistirolo con ghiaccio. E visto il loro breve ciclo di vita è bene che il viaggio per l’estero sia breve.
- Attenzione ai prodotti con “tartufo“. Spesso si vendono prodotti dal forte aroma, ma che effettivamente hanno pochissima quantità di prodotto. Bene è quindi leggere sempre le etichette per assicurarci della quantità.
- Dove si trovano principalmente i tartufi? La zona italiana più fornita di questo alimento è Città di Castello in Umbria. Qui in particolare si trova un terreno che ben si predispone alla crescita del tartufo bianco pregiato. Tanto è vero che si possono trovare anche nei giardini delle abitazioni private.