Vi eravate promessi di mangiare di tutto un po’, di assaggiare ogni portata ma in piccole quantità, di non esagerare né abbuffarvi e di mantenervi “leggeri”. Alla fine dopo la tradizionale grande abbuffata di Capodanno, pieni di sensi di colpa, non sapete cosa fare per digerire? Ecco i migliori digestivi da provare per rimettervi in sesto dopo gli eccessi a tavola.
Il Kummel è un distillato olandese perfetto anche per risolvere le più complicate delle digestioni. Viene realizzata con pochi semplici ingredienti: finocchio, carvi e semi di cumino.
Il carvo, anche noto come cumino dei prati, è una pianta medicamentosa che gode di importanti proprietà digestive.
Questo distillato è molto particolare perché è a base di tartufo. Viene realizzato lasciando macerare il tartufo in una miscela di acqua e spezie. Spesso viene allungato con un po’ di acqua, ma se volete sfruttare al massimo il suo potenziale digestivo allora dovete berlo puro.
Tra i migliori digestivi post abbuffata natalizia c’è anche uno turco chiamato Tuica. Viene preparato prima di Natale e bevuto dopo Capodanno. Viene fatto usando diversi tipi di frutti (prugne, ciliegie e pere) lasciati macerare per 3 settimane in botti di gelso.
In Estonia come digestivo sono soliti bere il Vana Tallinn, realizzato con rum, cannella, vaniglia e olio essenziale di limone e arancio. Non viene mai servito liscio e spesso si usa per correggere il caffè.
Passiamo ora al mondo variopinto degli amari italiani. Si tratta di liquori storici italiani che realmente fanno digerire (non è solo una leggenda metropolitana). Sono davvero una garanzia per una bella e serena dormita dopo una cena importante come ad esempio il Cenone di Capodanno. Il primo che vogliamo consigliarvi è l’amaro Cynar, realizzato con le foglie di carciofo. Dal 1952, anno della sua invenzione, non è mai stata svelata la ricetta segreta di questo storico amaro veneziano.
Un altro celebre digestivo è il vecchio Amaro del Capo, fatto con 29 erbe officinali tra cui liquirizia, mandarino, camomilla, ginepro, arancia e tante altre. Va gustato ghiacciato e servito a -20°C. La ricetta rimane ancora oggi segreta. Altrettanto celebre è l’Amaro Lucano, anche esso fatto con 30 erbe officinali: assenzio, salvia, sambuco, genziana e aloe. La ricetta viene custodita gelosamente e tramandata dal lontano 1894 di padre in figlio. Celebre è anche lo slogan eterno: “Cosa vuoi di più dalla vita?”
Passiamo al Fernet Blanca, creato nel 1894 a Milano mescolando 27 erbe e spezie tra cui cannella, iris, zafferano, arancio amaro, iris, mirra, aloe, galanga, rabarbaro, mirra e tiglio. Meno famoso è l’amaro Braulio che viene fatto con 4 erbe fondamentali: ginepro, assenzio, genziana e achillea moscata.
Infine consigliamo un sorso di Averna, un digestivo made in Sicilia e fatto con salvia, ginepro, rosmarino e mirtillo.